La Rocca Possente

La Rocca Possente di Stellata in fase di restauro. Foto di Francesco Ripanti.

Stellata è generalmente identificata con il suo monumento più simbolico e carico di significati: la Rocca. Se aguzzate la vista noterete che compare nel logo di diversi esercizi commerciali e associazioni del paese.

Non tutti sanno che la Rocca di Stellata in realtà ha un nome, attribuitogli quando la sua presenza aveva un significato politico preciso, e che quindi doveva evocare rispetto e robustezza e durata nel tempo: quella di Stellata è la Rocca Possente.

Il nome era reso necessario per distinguerla da un’altra rocca, di struttura simile e funzione identica, che si trovava a brevissima distanza: precisamente a Ficarolo, al di là del corso del Po, sulla sponda oggi veneta, che ha fatto parte fino al 1815 del territorio emiliano chiamato “transpadana ferrarese”.

La rocca “gemella” di Ficarolo era chiamata Rocca Benedetta, e venne abbandonata e distrutta (nonché inghiottita dalle piene del Po) tra XVI e XVII secolo, anche se per secoli ogni tanto emersero le rovine nei periodi di secca del fiume.

“Restò Melara nel lito mancino;

nel lito destro Sermide restosse;

Figarolo e Stellata il legno passa,

ove le corna il Po iracondo abbassa.”

Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, canto XLIII, 53.

Sfatiamo un mito: il borgo di Stellata non prende il nome dalla curiosa forma della pianta dell’edificio, progettato come una stella a quattro punte. Il toponimo del paese è infatti molto più antico dell’attuale edificio, e delle teorie dell’architettura militare che suggerivano di utilizzare questo tipo di planimetria, ritenuta più resistente e meno esposta al tiro delle armi da fuoco!

La Rocca come la vediamo oggi viene ritenuta costruita in gran parte nella seconda metà del XVI secolo (circa verso il 1550-70), per via della sua particolare architettura. Eppure non esistono chiari documenti in merito: le notizie riguardo diverse distruzioni e riedificazioni della fortezza non sono sempre complete e attendibili.

In realtà, quella che noi chiamiamo “rocca” non doveva essere che una parte di un sistema di fortificazioni più complesso, che, dal 1300 fino almeno alla fine del XVII secolo, interessava Stellata e la riva del Po: ora di esse non rimane alcuna traccia, un po’ perché smantellate volontariamente dopo i trattati di pace, un po’ perché cancellate dall’espandersi del paese e dall’innalzamento dell’argine maestro. Si tratta di una sorta di “torrione” al centro di una più complessa architettura militare, costruita, specialmente nei secoli XVI e XVII, in terrapieni e palizzate che la circondavano e proteggevano: traccia di essi è stata rilevata tramite foto aeree nel pioppeto circostante l’edificio, presso il confine con il mantovano.